Il Viandante alla ricerca di senso di significato

 Il Viandante alla ricerca del senso di significato 




Questo scritto  è figlio del mio percorso tortuoso ed incompiuto della ricerca del senso di significato.

Io proprio come il Dio Giano ho sempre guardato il passato ed il futuro, in modi  e tempi diversi, senza effettivamente soffermarmi sul presente, guardandolo proprio con le lenti degli altri due tempi

Riesco a non capacitarmi di come sia riuscito il celebre Psicologo Viktor  Frankl, nel trovare senso e significato proprio nel luogo meno adatto a tale scopo.

La crudeltà di quel luogo era pregna dello spirito dell’insensatezza.

La psicologia sociale ci spiega perfettamente come l’oggettivazione di una persona sia il facilitatore del processo di de-umanizzazione.

Nei campi di concentramento si perseguiva questo obiettivo,

 e se proprio Frankl è riuscito in questa ardua impresa, in quella che potrebbe apparire come la missione impossibile per antonomasia, perché dovrei fallire io?

La risposta sta nelle tentate soluzioni effettuate da me, la ricerca perpetua all’esterno della mia essenza.

Il termine tentata soluzione nella psicologia Breve-Strategica, indica la strategia utilizzata con l'obiettivo di risolvere una situazione, con cui si  mantiene o  accentua la problematica senza risolverla in alcun modo.

Questa ricerca forsennata all’infuori di sé era il problema, puoi trovare qualcosa solo nel posto in cui si trova, altrimenti farai enormi buchi nell’acqua.

Io ero fuori di me, metaforicamente si, ma anche letteralmente. 

La cosa che mi sta più a cuore, e che al tempo stesso fatico ad accettare, è quella per cui noi attribuiamo senso.

A mio avviso questo è un dono prezioso che dobbiamo imparare a sfruttare, in quanto protagonisti attivi, anziché spettatori passivi, della nostra storia.

Io ho sempre aspettato  la manna dal cielo che magicamente conferisse senso, in realtà è grazie a quel processo  attivo che riusciamo a dare senso, proprio perché affine alla nostra essenza umana.

Trovo molto affascinante il concetto di daimon, questa ad oggi potrebbe essere, dal mio punto di vista,  la miglior chiave di lettura per avere una prospettiva sulla scoperta di sé.

Ma che cos’è il senso? Che cos’è il significato?

Riporto la visione del tema di Maura Gancitano e Andrea Colamedici(fondatori della scuola di filosofia e di immaginazione Tlon): il senso è la direzione, il significato è il combustibile.

Ad oggi mi sento un viandante che percorre costantemente sentieri, battendoli uno ad uno, rimanendo centrato ed in ascolto  così da poter conferire quel senso.

Quest’ultima immagine appena descritta la voglio raffigurare con un’esempio lampante, che tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita:” cercare qualcosa così distrattamente e in modo molto turbato, al punto da non accorgersi da averlo proprio in mano”.

In questo caso il telecomando sarà la nostra vocazione interiore che è già dentro di noi, la ricerca del telecomando invece sarà il percorso di ricerca.

Ma cos’è questo Daimon? Deriva dal greco e si traduce con la parola demone.

Per James Hillman il daimon sarebbe il portatore del nostro destino.

Credo proprio che questa immagine ci dia una base interessantissima e valida, da cui partire.



Un abbraccio


L’uomo alla scoperta di sé 




Commenti

Post popolari in questo blog

L’angolo dell’elucubrazioni

Altolà!