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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Libertà

  Libertà Libertà  L’anelito più nobile a cui possa mai aspirare qualsiasi essere umano. Libertà è infatti la condizione in cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi e agire senza costrizioni. La psicologia sociale studia come la presenza reale o immaginaria, di una o più persona, possa influenzare la vita di un individuo. La nostra libertà finisce quando comincia quella altrui, chi non abbia mai sentito almeno una volta questa frase? Io credo che questa sia proprio il confine, la libertà della relazione è la sommatoria delle singole libertà. Non c’è ambito migliore che quello relazionale( nella sua diramazione sentimentale/romantica), per sviscerare il concetto della libertà. In una relazione amorosa, questa è frutto della libertà individuale dei due innamorati. L’innamoramento è libero? Io lo vedo come un condizionamento del corpo, qualcosa che è volto al servizio di una necessità biologica. Possiamo caricare questa concezione    di qualsiasi significato...

Nascita o Rinascita?

  Nascita o Rinascita?     Vedendo la seguente immagine mi viene in mente una parola: “Nascita”. Di primo acchito    si tende a pensare    alla rinascita di un’individuo, una concezione molto intrigante è quella per cui si crede che un’individuo cominci a vivere la vita quando si accorge che la stessa    sia effettivamente una sola. Sono sempre stato allineato a questo pensiero, recentemente ho meditato sulla prospettiva opposta, per cui sarebbe più corretto parlare di Nascita. L'inizio della partecipazione individuale all'esistenza, realizzare di avere solo una vita equivale ad azzerare e ricominciare da capo: a livello mnemonico/psicologico ovviamente no, ma a livello esistenziale questa prospettiva prende forma. Io la sto vivendo sulla mia pelle, abbiamo una data di scadenza in quanto    esseri finiti, per    questo dovremmo sfruttare la nostra presenza su questo pianeta al meglio; questo non comporta    neces...

Il Viandante alla ricerca di senso di significato

  Il Viandante alla ricerca del senso di significato   Questo scritto    è figlio del mio percorso tortuoso ed incompiuto della ricerca del senso di significato. Io proprio come il Dio Giano ho sempre guardato il passato ed il futuro, in modi    e tempi diversi, senza effettivamente soffermarmi sul presente, guardandolo proprio con le lenti degli altri due tempi Riesco a non capacitarmi di come sia riuscito il celebre Psicologo Viktor    Frankl, nel trovare senso e significato proprio nel luogo meno adatto a tale scopo. La crudeltà di quel luogo era pregna dello spirito dell’insensatezza. La psicologia sociale ci spiega perfettamente come l’oggettivazione di una persona sia il facilitatore del processo di de-umanizzazione. Nei campi di concentramento si perseguiva questo obiettivo,  e se proprio Frankl è riuscito in questa ardua impresa, in quella che potrebbe apparire come la missione impossibile per antonomasia, perché dovrei fallire io? La...

Altolà!

  Altolà   Altolà! Altolà chi va là! Altolà! chi va là, fermo o sparo!  Mio padre mi raccontava che quando montava di guardia, durante la leva militare, qualora si fosse presentato qualche soggetto non autorizzato, sconfinante il confine militare invalicabile, era da pronunciare questa formula.  Pronunciare questa formula da protocollo era il deterrente finale    per far sì che le persone potessero fuggire, prima di ricorrere alla polvere da sparo. Ascoltando un intervento di Marco Guzzi ho sentito pronunciare dalle sue labbra la parola altolà, questo mi ha fatto tornare alla mente questa storiella. Le nostre vite sono inmerse nel chi va là, viviamo costantemente in guardia, perennemente sulla difensiva, senza considerare che ci stiamo illudendo di proteggerci dagli altri. In    realtà  che rifuggiamo noi stessi, ci arrocchiamo nella rocca forte della nostra interiorità, pronti a prendere posizione per posizionarci sui merli delle nostre torr...