Inquietudine

 Inquietudine


La vita è inquietante: viviamo per un tempo approssimativo consapevoli del fatto che prima o poi dovremmo andarcene.

L’essere umano è inquieto per sua natura, questa condizione è intrinseca alla vita stessa, prenderne consapevolezza è il punto di partenza per poterla successivamente accogliere.

Non facciamo altro che fuggire per scappare da ciò che ci appartiene, più ci allontaniamo da lei e più ci distacchiamo da noi.

Si ricerca disperatamente la serenità.

Potrei dilungarmi con vanità ed illudermi di indagare in lungo ed in largo  questo tema, la mia verità è che sto attuando i più disparati ed assurdi tentativi di accogliere la serenità, spazzando via l’inquietudine.

Cerco di dare espressione a questo demone interiore: “scriverò una poesia per lasciare che ella sia”.

Vorrei chiederti scusa ma non ce la faccio, vorrei pizzicarti e strattonarti un braccio.

Ti ho sempre percepita come nemica, quando volevi esseri solo amica.

Bisognosa di comprensione ed affetto, cercavi di comunicare in un modo diverso.

Io penso di aver sbagliato a trattarti in modo malo, 

superficiale ed impudente quanto illuso ,

nel tentativo tanto baro,

 quanto risoluto.

Chiedo venia di tutte le volte che ti ho rigettata, io il cornuto ferito e tu l’adultera fidanzata.

In preda ai sensi dell’angoscia ho avuto l’ardire e la malizia di correre ai ripari, la mia essenza si faceva  floscia, 

nello scempio del mio smarrimento senza ulteriori piani, 

sballottato dal fiume in piena di quella che è apparente crisi d’esistenza di vita appassita, oramai moscia.

Concludo questo componimento, con l’ingenua espressione del mio  sentimento più vero, 

mi auspico di diventare col tempo più intrinsecamente sincero.


Ti abbraccio forte cara amica mia


Un abbraccio


Colui che ti nutrirà



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